In molte attività produttive può esserci la necessità di utilizzare apprestamenti provvisionali per effettuare lavori in quota, ovvero a più di 2m di altezza. Tra gli apprestamenti utilizzati più frequentemente dalle aziende troviamo i trabattelli, che, grazie alla loro versatilità, si possono spostare rapidamente nei luoghi di lavoro, siano essi cantieri temporanei e mobili oppure no, garantendo accesso in sicurezza a lavorazioni in quota.

Disporre di un trabattello significa avere a disposizione una Torre mobile costituita da elementi prefabbricati che presenta uno o più impalcati di lavoro che appoggiano a terra permanentemente su ruote.
Molti Datori di Lavoro ritengono però che possedere un trabattello non implichi di essere soggetti ad obblighi particolari.

Il trabattello infatti non è soggetto alla marcatura CE in quanto non esiste una direttiva di prodotto ma, dal punto di vista normativo, la norma UNI EN 1004 rappresenta il riferimento tecnico condiviso per la progettazione e costruzione di un trabattello mentre, dal punto di vista legislativo, il trabattello da impiegare nei luoghi di lavoro deve rispondere ai requisiti di sicurezza, stabilità, resistenza del D.lgs. 81/08 (art.140).

Tra gli aspetti fondamentali è richiesto che chiunque si occupi di montaggio, smontaggio e manutenzione di un trabattello sia una persona qualificata, tecnicamente idonea, quindi informata, formata ed addestrata.
È pertanto necessario svolgere corsi di formazione specifici ai sensi degli artt. 36, 37, 71, 73 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., con riferimento ad attrezzature che richiedono conoscenza e responsabilità particolari (art. 73 comma 4).

Si consiglia quindi di affidarsi alla consulenza esperta di Archimede nella definizione dei contenuti specifici alla formazione degli operatori sul campo.