Sono diverse le interconnessioni fra cambiamento climatico e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

E se è ormai condivisa la previsione di un aumento di intensità e durata delle ondate di calore i lavoratori che sono coinvolti in attività outdoor o sono esposti a ulteriori fonti di calore sul posto di lavoro durante la stagione calda, sono particolarmente esposti a problemi di salute correlati al caldo e alle radiazioni solari.

Partendo probabilmente anche da queste considerazioni la Regione Toscana, tenuto conto dell’inizio della stagione estiva e del rischio per i lavoratori di sviluppare malattie da calore, ha aggiornato le precedenti “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore, integrandole anche con informazioni sulla protezione degli effetti della radiazione solare.

La Regione Toscana raccomanda l’adozione delle nuove linee di indirizzo – dal titolo “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore e della radiazione solare” – in tutte le lavorazioni all’aperto e nelle lavorazioni che avvengono in ambienti chiusi non climatizzati, ove le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne.

La protezione dagli effetti del caldo: le principali malattie da calore

Il documento si sofferma su varie malattie da calore, “condizioni cliniche correlate all’esposizione al calore, tra le principali si annovera il colpo di calore.

Il colpo di calore, “la condizione clinica più grave associata all’esposizione al calore. Si verifica quando il centro di termoregolazione dell’organismo è gravemente compromesso dall’esposizione al caldo e la temperatura corporea sale a livelli critici (superiori a 40°C). Si tratta di un’emergenza medica che può provocare danni agli organi interni e nei casi più gravi la morte”.

Si ricorda che i segni e i sintomi del colpo di calore “comprendono: alterazione dello stato mentale (es. delirio), iperventilazione, tachicardia, aritmie cardiache, malfunzionamento organi interni (es. insufficienza renale ed epatica, edema polmonare), perdita di coscienza, shock e anche convulsioni. Durante un colpo di calore la temperatura corporea è molto alta e può cessare la sudorazione”.

Si indica che se un lavoratore mostra i segni di un possibile colpo di calore, è necessario chiamare immediatamente il 112.

Fino all’arrivo dei soccorsi è importante spostare il lavoratore in un’area fresca e ombreggiata e rimuovere quanti più indumenti possibile, bagnare il lavoratore con acqua fredda, ad esempio passando asciugamani bagnati con acqua fredda su testa, collo e viso arti e far circolare l’aria per accelerare il raffreddamento”

La protezione dagli effetti delle radiazioni solari: effetti a breve e lungo termine

Si indica poi che per le lavorazioni effettuate all’aperto, soprattutto ma non solo in estate, è necessario prevenire anche gli effetti dell’esposizione alla radiazione solare.

Questi effetti sono prevalentemente a carico della cute e degli occhi e tra questi si ricordano: eritema solare, fotodermatosi, fotocongiuntivite.

I fattori principali che favoriscono le malattie sono quelli sotto indicati:

  • Alta temperatura e umidità anche in assenza di esposizione al sole (compresi gli ambienti indoor non climatizzati e non ventilati);
  • Basso consumo di liquidi;
  • Esposizione diretta al sole (senza ombra) o a temperature elevate/ Movimento d’aria limitato (assenza di aree ventilate);
  • Attività fisica intensa;
  • Alimentazione non adeguata;
  • Insufficiente periodo di acclimatamento;
  • Uso di indumenti pesanti e dispositivi di protezione;
  • Condizioni individuali di suscettibilità al caldo”.

I tecnici di Archimede possono assistere il datore di lavoro per l’identificazione dei pericoli/valutazione del rischio, e nell’adozione delle relative misure specifiche da attuare. 

Contattate il vs referente per qualsiasi chiarimento, per ogni altra necessità scrivete a  info@archimede.it o chiamate allo 055/7221641.