Il cambiamento climatico non è solo una questione ambientale: ha un impatto diretto sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Gli ultimi rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) confermano che le temperature globali continuano a salire a causa dei gas serra, con estati sempre più calde e intense.
L’Italia e l’area del Mediterraneo sono tra le zone del pianeta più vulnerabili agli effetti di questo mutamento ambientale e sono interessate da un aumento significativo delle temperature.
Il caldo estremo e i rischi sul lavoro
Le alte temperature non solo mettono a rischio la salute, ma aumentano anche la probabilità di infortuni sul lavoro. Diversi studi dimostrano che lavorare in condizioni di caldo eccessivo può compromettere le capacità fisiche e cognitive, rendendo più difficile affrontare situazioni inattese.
Tra i pericoli principali:
- Maggiore rischio di infortuni: la sudorazione delle mani, le superfici surriscaldate e una visibilità ridotta possono causare scivolamenti, cadute e collisioni.
- Affaticamento e disidratazione: compromettono la stabilità posturale e la concentrazione, aumentando il rischio di errori e incidenti.
- Esposizione a raggi solari e inquinanti: il mix di calore, inquinamento e allergeni biologici può aggravare problemi di salute, aumentando il rischio di malattie professionali.
Un’analisi condotta in collaborazione con la Consulenza statistico attuariale dell’Istituto Bioeconomia del CNR ha stimato che il caldo estremo è responsabile di oltre 4.000 infortuni all’anno, con un impatto particolarmente elevato nei settori dell’agricoltura, edilizia e logistica.
Prevenire è possibile: soluzioni e strategie
Di fronte a queste evidenze, è chiaro che la prevenzione del rischio legato al caldo estremo deve diventare una priorità.
Alcune misure fondamentali includono:
- Formazione per lavoratori e datori di lavoro sull’importanza di idratarsi regolarmente e indossare abbigliamento adeguato.
- Riorganizzazione dei turni di lavoro per evitare le ore più calde della giornata.
- Pianificazione di pause in aree ombreggiate per ridurre lo stress termico.
- Utilizzo di soluzioni tecnologiche come indumenti refrigeranti e dispositivi di monitoraggio della temperatura corporea.
Investire nella sicurezza significa non solo proteggere la salute dei lavoratori, ma anche garantire una maggiore produttività e competitività aziendale.
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