I campi elettromagnetici, pur essendo invisibili all’occhio umano, sono presenti ovunque nel nostro ambiente.
Oltre alle sorgenti naturali, lo spettro elettromagnetico include anche i campi generati dalle sorgenti riconducibili alle attività dell’uomo. La comunità scientifica ha cominciato a studiare i possibili effetti nocivi legati all’esposizione ai campi elettromagnetici, distinuguendo tra effetti:
– Acuti: quando si manifestano a breve termine dall’esposizione a campi elettromagnetici;
– Cronici: che possono manifestarsi anche dopo lunghi periodi di latenza, come conseguenza di esposizioni prolungate a livelli bassi di campo elettromagnetico.
Alla luce delle novità prospettate dal D.Lgs. 159/2016, il datore di lavoro deve procedere ad una valutazione approfondita del rischio elettromagnetico, tramite rilevazioni e misurazioni sul campo, qualora riscontri all’interno dell’azienda impianti o attività di potenziale rischio per i lavoratori. Solo alcuni esempi non esaustivi di suddette attività e macchinari: elettrolisi industriale, saldature elettriche e dielettriche, forni fusori, magnetizzatori, dispositivi a RF, radar, trasporti azionati elettricamente, ecc.
Il nostro personale tecnico è in grado di assistere il datore di lavoro passo passo, accompagnandolo in tutti gli step fondamentali per un corretto processo di valutazione del rischio elettromagnetico:
– Identificazione delle possibili sorgenti di pericolo;
– Identificazione dei soggetti a rischio;
– Valutazione preliminare dei rischi ed indagine strumentale ove necessaria;
– Analisi dei risultati e valutazione definitiva del rischio;
– Definizione delle misure di prevenzione e prevenzione da mettere in campo.
Per una consulenza mirata, non esitare a contattarci!
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