In questi giorni, con il dilagare di questo virus in tutta Italia, circolano tra le Aziende diversi questionari e richieste da far compilare ai lavoratori alla ricerca di sintomi influenzali o di transito nelle zone incriminate, al fine di prevenire il contagio.
Il Garante della Privacy, a seguito delle numerose richieste arrivate in merito alla possibilità di raccogliere dati sullo stato di salute di dei propri dipendenti, visitatori, fornitori, si è espresso sul tema dicendo NO alle iniziative “Fai da te” e invita tutti i titolari del trattamento ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della salute e dalle istituzioni competenti per la prevenzione della diffusione del Coronavirus.
Quindi va bene la prevenzione, ma attenzione a rispettare i limiti del trattamento illecito!

E se il datore di lavoro “deve astenersi dal raccogliere, a priori e in modo sistematico e generalizzato, anche attraverso specifiche richieste al singolo lavoratore o indagini non consentite, informazioni sulla presenza di eventuali sintomi influenzali del lavoratore”, quest’ultimo deve segnalare in modo tempestivo “qualsiasi situazione di pericolo per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro” e affidarsi al medico di base nel caso abbia soggiornato in zone a rischio epidemiologico (le zone rosse) o manifesti i sintomi del virus.

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