Si prepara l’ennesima proroga SISTRI in Legge di Bilancio: niente sanzioni fino al 31 dicembre 2018, con il possibile stop anche a quelle applicate per la mancata iscrizione e l’omesso pagamento. Per ora siamo solo in fase di presentazione degli emendamenti in commissione alla Camera dei Deputati, quindi bisogna aspettare l’esame dei testi per avere notizie definitive. Manovra in Aula il 19 dicembre, approvazione entro il giorno successivo per consentire il terzo passaggio in Senato e l’approvazione entro il 23 dicembre.
Gli emendamenti, come detto, chiedono lo stop alle sanzioni e all’operatività del SISTRI per un altro anno, fino al 31 dicembre 2018.

La normativa attualmente in vigore prevede che partano dal prossimo primo gennaio.
Il regime transitorio, che di fatto verrebbe prorogato di un anno se passassero gli emendamenti, prevede una sorta di doppio binario per cui le imprese che producono rifiuti pericolosi hanno sia l’obbligo di gestione informatica sia quello di compilazione dei documenti cartacei (registri di carico e scarico, formulari di identificazione dei rifiuti MUD).
La richiesta di proroga riguarda sia le sanzioni per la completa attuazione del sistema di gestione rifiuti, sia quelle per la mancata iscrizione o l’omesso pagamento del contributo, che nel frattempo sono in vigore nella misura ridotta del 50%, da 7mila 750 a 46mila 500 euro (la sanzione intera va da 15mila 500 a 93mila euro).
Nel corso del 2018, nel frattempo, potrebbero arrivare i decreti operativi in attuazione della Riforma 2016 che ha modificato il sistema di tracciabilità rifiuti (Dm 78/2016). E il prossimo 24 gennaio è attesa la sentenza del TAR Lazio sulla legittimità della gara Consip per l’affidamento del SISTRI.